FERRARA: LO SCHIACCIANOCI – BALLETTO DI MILANO

By La Redazione|3 Gennaio 2023|Senza categoria|0 comments

LO SCHIACCIANOCI

(Balletto di Milano)

Balletto fantastico in due atti su musiche di P.I. Čajkovskij

Liberamente ispirato al racconto di E.T.A. Hoffmann

Direttore artistico: Carlo Pesta

Coreografia: Federico Veratti

Ripresa da A. Omodei e A. Orlando

Scenografia Marco Pesta

Costumi Sartoria Teatrale Bianchi

Personaggi e intepreti

Drosselmeyer: Alessandro Orlando/Alberto Viggiano

Fata Confetto: Annarita Maestri/Amanda Hall/Carlotta De Mattei

Il Principe: Etienne Poletti/Emanuel Ippolito

Clara: Annarita Maestri/Carlotta De Mattei

Lo Schiaccianoci: Emanuel Ippolito/Etienne Poletti

Fritz: Gianmario Giaco,ini Tiveron

Re dei topi: Hiroki Inokuchi

Danza spagnola: Giusy Villarà e Mattia Imperatore

Danza araba: Alessia Sasso e Davide Mercoledisanto

Danza russa: Martina Martina e Hiroki Inokuchi

Danza cinese: Paloma Bonnin e Emanuel Ippolito/Gianmario Giacomini Tiveron

Pastorale: Amanda Hall/Annarita Maestri, Gioia Pierini e Alberto Viggiano/Luca Novello

Genitori di Clara: Gioia Pierini e Alberto Viggiano/Alessandro Orlando

E con: Alessia Gaspardi, Giulia Gasparini, Veronica Nexhipi e Luca Novello

 

 


Il Teatro Nuovo di Ferrara, per il suo terzo appuntamento della stagione di danza 2022/2023, porta sul palco il Balletto di Milano con un immancabile spettacolo natalizio quale è Lo Schiaccianoci di P. I. Čajkovskij. Il balletto, che non avrebbe certo bisogno di presentazioni, venne composto tra il 1891 e il 1892, nel periodo tardo-romantico, ed eseguito nello stesso anno di completamento nel Teatro Mariinskij a San Pietroburgo. La storia trae le sue origini nel racconto “Schiaccianoci e il re dei topi” scritto da uno degli esponenti del romanticismo tedesco: Ernst Theodor Amadeus Hoffmann. Il racconto venne poi ripreso dal collega francese Alexandre Dumas (padre) che ne propose una versione edulcorata intitolata poi “Storia di uno schiaccianoci”; quest’ultima versione venne poi presa a modello per quello che tutti conosciamo come il balletto natalizio per antonomasia.

La direzione artistica di Carlo Pesta, in questa edizione, offre una versione ambientata negli anni ’20 del ‘900, ricca di colori sgargianti, ricreata dallo scenografo Marco Pesta e dai costumi della Sartoria Teatrale Bianchi. La coreografia di Federico Veratti muove dalla surreale ilarità di un salotto aristocratico del primo Novecento ad un’atmosfera onirica di balli corali fino al ben noto divertissement di danze etniche che vedono esibirsi Giusy Villarà e Mattia Imperatore in una travolgente danza spagnola, seguiti da Alessia Sasso e Davide Mercoledisanto (danza araba), Martina Martina e Hiroki Inokuchi (danza russa) e, infine, Paloma Bonnin e Emanuel Ippolito (danza cinese).

Di grande impatto scenico sono state certamente le interpretazioni di Alessandro Orlando che ha portato sul palco tutta l’eccentricità di Drosselmeyer (scritturato anche per il ruolo del padre di Clara) e Annarita Maestri che con grande vivacità ha rappresentato il ruolo di Clara e della Fata Confetto.

Il Balletto di Milano ha dunque riscosso un grande successo e tornerà nello stesso teatro il 18 febbraio con il Notre-Dame de Paris.

Matteo Cucchi

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