Concept<\/em>\u00a0Mattia Russo e Antonio de Rosa<\/strong>
\nChoreographers<\/em>\u00a0Kor\u2019sia \/ Mattia Russo e Antonio de Rosa<\/strong>
\nDrammaturgia<\/em>\u00a0Giuseppe Dagostino<\/strong>
\nMusic\u00a0by<\/strong><\/em>\u00a0Arvo P\u00e4rt, Franz von Supp\u00e9, P\u00ebtr Il\u2019i\u010d \u010cajkovskij and Johann Sebastian Bach
\n<\/strong>
\nConducto<\/em>\u00a0Tommaso Ussardi<\/strong>
\nScene designs<\/em>\u00a0Christian Lanni<\/strong>
\nCostume designs\u00a0<\/em>Adrian Bernal<\/strong>
\nLight designer<\/em>\u00a0Salvatore Spataro<\/strong>
\nScene assistant<\/em>\u00a0Andrea Fiduccia<\/strong><\/p>\n

Teatro Massimo Ballet, Orchestra and Chorus
\nMaster of Chorus<\/em>\u00a0Piero Monti<\/strong>
\nMa\u00eetre de ballet e assistente alle coreografie<\/em>\u00a0Andrei Fedotov<\/strong><\/p>\n

$\"\"$ Preljocai e Kor’sia: la scommessa del balletto al teatro Massimo di Palermo. Due testi di danza per intenditori, che mettono d’accordo la platea palermitana. Da un lato un coreografo di razza, Angelin Preljocaj, francese di nascita ed albanese di origine, il maestro e fondatore del Ballet Preljocaj ad Aix en Provence, un pilastro della danza contemporanea mondiale. Dall’altro un gruppo di coreografi giovani (Mattia Russo e Antonio Di Rosa, nati come Kor’sia nel 2015 a Madrid). Due racconti distanti: per narrativit\u00e0, stile, musiche, che per\u00f2 si guadagnano, in egual misura, gli applausi a scena aperta del pubblico. Annonciation \u00e8 una coreografia storica di Preljocaj, \u00e8 il racconto del fantomatico 25 marzo in cui l’arcangelo Gabriele annunci\u00f2 la nascit\u00e0 del Messia a una vergine di Nazareth. Le musiche sono di Antonio Vivaldi e Stephane Roy, le due protagoniste sono due ballerine del corpo di ballo del teatro Massimo di Palermo: Marianna Mergozzi (Maria) e Francesca Bellone (l’angelo). Interpretano con struggimento una coreografia complessa, fatta di estrema carnalit\u00e0, echi di teatro danza e una notevole dominanza del corpo. Le musiche si alternano a una serie di suoni campionati, che procedono a ritmo con gli effetti di luce sul palco (un lavoro sapiente, quello svolto dai tecnici di luci e suoni del teatro d’opera palermitano). Annonciation non \u00e8 un balletto di facile comprensione. Ha un’emotivit\u00e0 costante, una narrazione musicale complessa, talvolta difficile da seguire, notevoli pause, che intercalano effetti di senso importanti al fine della resa testuale del balletto.<\/p>\n

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ph \u00a9 rosellina garbo 2019<\/p><\/div>\n
Le due danzatrici riescono per\u00f2 a catturare a pieno l’attenzione del pubblico, facendosi apprezzare anche nella loro maniera di interpretare un’inedit\u00e0 ostilit\u00e0 tra le figure dell’Angelo e di Maria, simbolicamente rappresentati, nella maggior parte delle narrazioni, come un ensemble mistico, tenero, fedelmente amico. In Annociation, invece, le due figure sono pi\u00f9 volte in contrapposizione, finendo nella vera e propria lotta fisica. Seppur a tratti \u00e8 potuto sfuggire il racconto danzante, il pubblico ha sanzionato la fine dei quasi 60 minuti di esibizione con applausi e applausi. Annonciation di Preljocaj \u00e8 da pi\u00f9 di vent’anni una garanzia e lo \u00e8 stata anche in Sicilia.<\/p>\n
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ph \u00a9 rosellina garbo 2019<\/p><\/div>\n
Il secondo tempo si intitola invece Siciliana, una coreografia di Kor’sia con ballerini e professori di orchestra del teatro Massimo di Palermo e musiche di\u00a0Arvo P\u00e4rt, Franz von Supp\u00e9, P\u00ebtr Il\u2019i\u010d \u010cajkovskij and Johann Sebastian Bach.<\/strong>\u00a0Nessun titolo poteva calzare a pennello a questo balletto quanto”Siciliana”. In esso l’incarnazione di molte caratteristiche della Sicilia, di Palermo in particolare: la femminilit\u00e0, il mistero, i travasi tra il mondo reale e quello fantastico, animato da sogni, visioni, fantasmi. L’inizio \u00e8 con un espediente da meta teatro. Entrano in platea un gruppo di turisti, accompagnati da una guida. La location \u00e8 l’oratorio di San Lorenzo (che esiste realmente a Palermo) e dove un tempo era custodito un dipinto di Caravaggio, trafugato nottetempo. La guida (debitamente doppiata da un fedelissimo sonoro) descrive gli stucchi del Serpotta, incoraggia gli astanti a farsi avanti e spiega del furto, di quel tesoro mai ritrovato. Invita quindi i visitatori all’uscita perch\u00e9 \u00e8 sera tarda e l’oratorio deve chiudere. Da l\u00ec parte il crescendo musicale. Tra gli stucchi umidi dell’oratorio di San Lorenzo inizia la vita. Statue di santi, cherubini, alti prelati e monache prendono vita, in un dialogo ritmico e fisico del tutto avvincente. L’orchestra fa il resto, scandendo la vis musicale del testo portato in scena. La scelta delle luci \u00e8 un elemento fondamentale, che garantisce suspence e, pur nei momenti farseschi (in cui l’ensemble di santi e angioletti sfila con vassoio di cannoli in mano e poi si lancia, con arditi salti, oltre la scena) d\u00e0 al pubblico la consapevolezza di una narrazione in un’altra realt\u00e0. Palermo, le sue antiche chiese e i tanti oratori, disseminati per la citt\u00e0, ben si prestano a leggende di fantasmi, vite altre e vite reali, che a queste si intrecciano.<\/p>\n
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ph \u00a9 rosellina garbo 2019<\/p><\/div>\n
Rappresentato anche il momento del furto del Caravaggio, con tanto di dolore e struggimento degli “abitanti” dell’oratorio. Su tutti un’immaginifica monachella, dalla veste bianca di stucco, ma con un velo cardinalizio. \u00c8 un personaggio clou del balletto: espressivo, dinamico ed inquietante. Un balletto che rilegge la sicilianit\u00e0 da un punto di vista ai pi\u00f9 sconosciuto, ma sicuramente fedele. Perch\u00e9 la Sicilia \u00e8 s\u00ec sole, luce e colori accesi, ma anche chiaroscuri, misteri e inspiegabili presenze. Plauso alle maestranze del teatro per i costumi e le scene, fiore all’occhiello della messa in scena.<\/p>\n
Maristella Panepinto<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Annonciation Choreographer and scene designer\u00a0Angelin Preljocaj Music by\u00a0St\u00e9phane Roy e Antonio Vivaldi Costume designs\u00a0Nathalie Sanson\u00a0 Light designs\u00a0Jacques Chatelet Choreography\u00a0\u00a0Claudia De Smet Dancers Maria\u00a0Annamaria Margozzi L\u2019angelo\u00a0Francesca Bellone Ballet Preljocaj Choreography awarded at the Bessie Award 1997 at the XIII edition of the New York Dance & Performance Award Siciliana (new project) Concept\u00a0Mattia Russo e Antonio de Rosa Choreographers\u00a0Kor\u2019sia \/ Mattia Russo e Antonio de Rosa Drammaturgia\u00a0Giuseppe Dagostino Music\u00a0by\u00a0Arvo P\u00e4rt, Franz von<\/p>\n
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