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Musiche di Astor Piazzolla\u00a0<\/span><\/span><\/strong><\/h2>\n
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Trascrizioni per bandoneon e chitarra di Carlo Frasc\u00e0<\/span><\/span><\/strong><\/h2>\n
Eseguite dal vivo da Giuseppe Gualtieri e Attilio Gualtieri<\/span><\/span><\/strong><\/h2>\n
Messa in scena : Sofia Lavinia Amisich<\/span><\/span><\/strong><\/h2>\n
con\u00a0<\/span><\/strong><\/h2>\n
Natalia Bocco – cantante
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Francesco Bonomo – attore<\/span><\/span><\/strong><\/h2>\n
Antonio Bissiri, Martina Monaco, Miriam Re – danzatori<\/span><\/span><\/strong><\/h2>\n
e\u00a0 Sofia Lavinia Amisich<\/span><\/span><\/strong><\/h2>\n
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Cleto (cs), 14 Agosto 2017<\/span><\/div>\n
Tangoblio \u00e8\u00a0 lo spettacolo di teatro, musica e danza prodotto dall\u2019Associazione culturale Il Gelsomino che il 14 agosto ha\u00a0 aperto il cartellone del Circuito di Distribuzione Teatrale Calabrese debuttando in un contesto straordinario come quello del magnifico Castello di Savuto a Cleto meravigliosamente restaurato e\u00a0 restituito alla fruizione pubblica.\u00a0<\/span><\/span><\/div>\n
$\"\"$ Assistervi \u00e8 stata una vera piacevole e positiva sorpresa\u00a0 tanto da ritenere lo spettacolo meritevole di una\u00a0 recensione\u00a0 e segnalazione\u00a0 anche se non si tratta di un evento\u00a0 lirico o operistico.<\/span><\/span><\/div>\n
Perch\u00e9 una sorpresa? Mi aspettavo di trovarmi di fronte\u00a0 all\u2019ennesima proposta estiva in cui un attore al leggio avrebbe declamato versi di Mores , Ferrer e Borges, un ensemble di musicisti suonato piacevoli tanghi e una o pi\u00f9 coppie di \u201cmilongueros\u201d \u201criempito\u201d il palcoscenico con le loro evoluzioni. Ho assistito, invece,\u00a0 ad uno spettacolo originale, sofisticato e complesso con una drammaturgia e una messa in scena precise e coerenti. Uno spettacolo interpretato da professionisti di valore in un modo assolutamente non scontato\u00a0 in cui parole, musica e danza fluiscono senza soluzione di continuit\u00e0.<\/span><\/span><\/div>\n
\u00a0Fin dalla prima scena ho capito che avrei visto\u00a0 qualcosa di nuovo: sul palcoscenico in una penombra\u00a0 verdognola o azzurrina\u00a0 (come la nebbiolina che Borges cita in un suo testo sulla cecit\u00e0) si poteva intravedere un tableau vivant che riproduceva l\u2019interno di un caff\u00e8 di Buenos Aires con i suoi avventori immobili congelati in pose plastiche precise e non banali. Una umanit\u00e0 ferma nel tempo\u00a0 in attesa di essere risvegliata e animata. Personaggi che, nel corso dello spettacolo, hanno preso\u00a0 vita grazie al ricordo, alla memoria e\u00a0 ai versi del protagonista principale : uno scrittore quasi cieco\u00a0 in cui \u00e8\u00a0 stato possibile fin da subito riconoscere non solo lo stesso\u00a0 Borges ma ogni poeta in grado di immaginare e quindi\u00a0 \u201cvedere\u201d oltre la realt\u00e0 dei sensi.<\/span><\/span><\/div>\n
$\"\"$ Le musiche dello spettacolo sono di Astor Piazzolla (a parte due brevi momenti di tango tradizionale) e proprio sulle note diOblivion<\/i>\u00a0 parlando di solitudine e ricordo inizia il racconto del Poeta avventore seduto da solo in disparte. Interpretato con precisione e sensibilit\u00e0\u00a0 da un sempre efficace Francesco Bonomo (gi\u00e0 giovane protagonista di recenti messe in scena di Gabriele Lavia e Michele Placido e vincitore di un Premio Olimpici del Teatro). Il Poeta ci porta nelle atmosfere del Caf\u00e8 sui cui\u00a0 tavolini\u00a0 \u201cche stanno a sentire,\u00a0 ha vissuto il primo dei suoi\u00a0 disinganni, provato dolore, bevuto i suoi\u00a0 anni e si \u00e8\u00a0 arreso senza lottar<\/i>\u201d. Ma il ricordo non \u00e8 solo solitudine e malinconia\u00a0 \u00e8\u00a0 anche musica, allegria, baldoria e , cos\u00ec, nello spettacolo iniziano\u00a0 a definirsi\u00a0 storie e personaggi. Primo fra tutti Maria: quella Maria de Buenos Aires ( dall\u2019omonima operina di Piazzolla) che \u00e8 simbolo di donna amata , dannata e perduta. E proprio cantando\u00a0Yo soy Maria<\/i>\u00a0( pezzo ormai\u00a0 entrato anche nel repertorio di grandi interpreti liriche)\u00a0 si stacca dal gruppo degli avventori ai tavoli\u00a0 per prendere prima il centro della scena e poi tutto lo spazio e conquistare il poeta e con lui l\u2019intero pubblico la straordinaria interprete canora dello spettacolo: la cantante e attrice argentina Natalia Bocco. $\"\"$ E\u2019 quella della Bocco una interpretazione intensa\u00a0 e la sua una presenza magnetica \u00e8 capace di sedurre, appassionare e commuovere in brani come\u00a0Balada por un loco<\/i>,\u00a0Vamos Nina<\/i>,\u00a0Los pajaros perdidos<\/i>\u00a0e\u00a0Preludio para el ano 3001<\/i>: pezzo strabiliante\u00a0 che conclude lo spettacolo e che la cantante propone con una intensit\u00e0 davvero sorprendente. Va inoltre sottolineato che Natalia Bocco \u00e8 un soprano lirico che ha dovuto adattare la propria vocalit\u00e0 e cantare in una tonalit\u00e0 non usuale per lei ma che, nonostante ci\u00f2, ha reso le canzoni di Piazzolla con una forza e una qualit\u00e0 interpretativa assolute. Altre, poi,\u00a0 sono le figure che via via agiscono nel caff\u00e8 : il matto di\u00a0Balada por un loco<\/i>\u00a0( con un assolo di danza contemporanea coreografato e danzato\u00a0 con leggerezza e potenza ad un tempo da Antonio Bissiri) , una coppia che danzando porta il tango alle estreme conseguenze della conquista e della seduzione fino a sfiorare la violenza (sempre Bissiri e una delicata e tecnicamente ineccepibile Miriam Re), la piccola Nina (un energico\u00a0 e dolente al tempo passo a due contemporaneo danzato da Miriam Re e Martina Monaco sul canto straziante della Bocco).<\/span><\/span><\/div>\n
$\"\"$ Oltre il pathos della recitazione e la forza del canto \u00e8 proprio la commistione fra tango e danza contemporanea che rende nuovo e diverso lo spettacolo. Da un punto di vista coreografico lo spettacolo infatti, grazie all\u2019apporto di Bissiri e delle danzatrici traghetta con forza il tango argentino ( danzato in due momenti) decisamente verso la danza contemporanea. Una danza che restituisce alla musica di Piazzolla la sua complessit\u00e0 e la carica innovativa del\u00a0 \u201cnuevo tango\u201d: una musica che va oltre la tradizione per proiettarsi nella dimensione, appunto, contemporanea.<\/span><\/span><\/div>\n
Nello spettacolo la musica di Astor Piazzolla \u00e8 stata eseguita (nelle trascrizioni di Carlo Frasc\u00e0 per bandoneon e chitarra) da due virtuosi giovani musicisti calabresi: Giuseppe Gualtieri e Attilio Gualtieri. I due fratelli\u00a0 costituisco indubitabilmente un duo musicale affiatato che riesce con precisione e\u00a0 senza un attimo di \u201csbavatura\u201d ad accompagnare la performance vocale e a restituire con i soli due strumenti tutta la forza delle\u00a0 complesse partiture del compositore argentino.<\/span><\/span><\/div>\n
$\"\"$ A completare il quadro dei personaggi presenti vi \u00e8\u00a0 la \u201cjoven due\u00f1a del Caf\u00e8\u201d , l\u2019unica non evocata e quindi\u00a0 la sola che\u00a0 entra in contatto fisico con il protagonista danzando con lui su alcuni accordi di\u00a0Por<\/i>\u00a0una cabeza\u00a0\u00a0<\/i>un delicato tango che il Poeta commenta con queste parole: \u201cEssere un fantasma dev\u2019essere questo, avere la certezza che la vita esiste, perch\u00e9 ce lo dicono quattro sensi, e non poterla vedere\u201d<\/i><\/span><\/span><\/div>\n
\u00a0A interpretare la joven due\u00f1a \u00e8 Sofia Lavinia Amisich,\u00a0 danzatrice e cantante lirica ma, in questo caso, responsabile della messa in scena dello spettacolo.<\/span><\/span><\/div>\n
E\u2019 Sofia Lavinia\u00a0\u00a0Amisich una giovane regista e coreografa (sue le coreografie dei due tanghi tradizionali)<\/span>\u00a0\u00a0<\/span>che , riuscendo a costruire abilmente un continuum fra musica, danza, canto e recitazione che restituisce il mondo musicale e poetico di Piazzolla, Ferrer e Borges con grande forza e senso della contemporaneit\u00e0, ha dimostrato di aver fatto tesoro delle proprie esperienze formative e professionali<\/span>\u00a0\u00a0<\/span>accanto a \u201cmaestri\u201d come Enrico Stinchelli, Vassilios Anastasiou, Renato Bonaiuto ( accanto al quale ha lavorato per diverse produzioni liriche),<\/span>\u00a0\u00a0<\/span>Marco Baliani (con cui ha collaborato presso l\u2019INDA a Siracusa).<\/span>\u00a0<\/span>\u200b<\/span><\/div>\n<\/div>\n
Horacio Castiglione<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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