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{"id":114,"date":"2017-05-03T17:56:48","date_gmt":"2017-05-03T15:56:48","guid":{"rendered":"http:\/\/balletto.iteatridellest.com\/?p=114"},"modified":"2017-05-03T17:56:48","modified_gmt":"2017-05-03T15:56:48","slug":"il-coreografo-piacentino-riccardo-buscarini-con-la-creazione-no-lander-ispirata-allodissea-omerica-in-scena-domenica-7-maggio-al-municipale","status":"publish","type":"post","link":"http:\/\/balletto.iteatridellest.com\/2017\/05\/03\/il-coreografo-piacentino-riccardo-buscarini-con-la-creazione-no-lander-ispirata-allodissea-omerica-in-scena-domenica-7-maggio-al-municipale\/","title":{"rendered":"Il coreografo piacentino Riccardo Buscarini con la creazione No Lander ispirata all’Odissea omerica in scena domenica 7 maggio al\u00a0 Municipale"},"content":{"rendered":" <\/p>\n
\u00a0<\/strong><\/p>\nSar\u00e0 la creazione No Lander<\/em>, firmata dal coreografo piacentino Riccardo Buscarini<\/strong>, in programma domenica 7 maggio alle ore 16 <\/strong>al Municipale, \u00a0a concludere la Stagione Danza 2016\/2017<\/strong> della Fondazione Teatri di Piacenza. <\/strong><\/p>\nCinque danzatori in scena – Riccardo Buscarini, Andrew Gardiner, Josh Jones, Marc Stevenson, Tom Wohlfahrt \u2013\u00a0 si faranno interpreti di questa \u201cMeditazione malinconica e sottile sui temi dell’Odissea <\/em>di Omero\u201d, come recita il sottotitolo dello spettacolo.<\/p>\nCommissionato da The Place di Londra con il supporto di\u00a0 ResCen – Middlesex University,\u00a0 Arts Council of England, TIR Danza,\u00a0 sviluppato durante il progetto internazionale di ricerca ArtsCross London 2013 e sostenuto dal Fondo per la Danza D\u2019Autore\/Regione Emilia-Romagna 2015\/2016, \u00a0<\/em>No Lander<\/em> \u00e8 un discorso sulla ricerca dell’identit\u00e0, sul\u00a0 desiderio e sull\u2019appartenenza.<\/p>\nSpiega il coreografo Buscarini: lo spettacolo \u201c\u00e8 d\u2019ispirazione parzialmente autobiografica a raccontare la difficolt\u00e0 nella ricerca della propria identit\u00e0 in un mondo che oggi viaggia a mille velocit\u00e0 diverse; simboleggia il nostro essere alla ricerca di un punto fisso, di un miglioramento, di una luce che manca, ma mi sento di dire che \u00e8 simbolico anche di quello che sta succedendo nel Mediterraneo, la culla della civilt\u00e0 europea che sta diventando tomba per molti\u201d.<\/p>\n
I cinque interpreti in scena agiscono \u201ccome marinai dispersi in mare\u201d, ispirandosi dunque ai temi omerici resi pi\u00f9 che mai attuali.<\/p>\n
\u00a0\u201cHo sempre voluto fare il mio personale omaggio all\u2019Odissea di Omero, che rappresenta una delle principali ispirazioni per il movimento e funge da cornice estetica del lavoro \u2013 aggiunge Buscarini – No Lande<\/em>r non segue il flusso narrativo del poema, si ispira piuttosto ai temi del ritorno, del viaggio e alla curiosit\u00e0 di Ulisse verso ci\u00f2 che \u00e8 per lui ignoto.<\/p>\n\n
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Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, Riccardo Buscarini<\/strong> \u00e8 attivo nel campo della danza contemporanea e arti visive. Alla base della sua pratica artistica ci sono il movimento e la missione di esplorare interazioni con linguaggi diversi rispetto a quelli della danza e coreografia. Per questo il corpus delle sue creazioni comprende collaborazioni con artisti provenienti da ambiti molto diversi e opere per la scena come anche per spazi urbani, museali e gallerie d\u2019arte.<\/p>\nBuscarini si forma presso l’Accademia \u2018Domenichino da Piacenza\u2019 sotto la direzione di Giuseppina Campolonghi, Michela Arcelli ed Elisabetta Rossi e per poi diplomarsi alla London Contemporary Dance School di Londra nel 2009. Nel 2010 riceve una delle borse di studio danceWEB per partecipare a Impulstanz, il festival internazionale di Vienna e una delle 16 commissioni coreografiche di The Place Prize; il suo lavoro Cameo,<\/em> in collaborazione con Mariana Camiloti e Antonio de la Fe, \u00e8 uno dei finalisti.<\/p>\nVince il Premio Prospettiva Danza 2011 a Padova\/IT con volta, <\/em>primo capitolo di Family Tree<\/em>, un progetto di Chiara Bersani, ed \u00e8 uno dei Creatives in Residence a The Hospital Club, Londra, dove dirige la sfilata di moda della stilista Brooke Roberts, parte di London Fashion Week. Nel 2012 riceve il Fondo Fare Anticorpi per la realizzazione del solo 10 tracce per la fine del mondo, <\/em>realizzato con il sostegno di TIR Danza, Modena.<\/p>\nNel 2013 vince The Place Prize con Athletes<\/em>, \u00e8 invitato a partecipare al progetto di ricerca internazionale ArtsCross London 2013 <\/em>e al progetto europeo Performing Gender sulle differenze di genere e l\u2019orientamento sessuale, durante il quale realizza l\u2019installazione Blur<\/em>.<\/p>\nNel 2015 \u00e8 uno degli artisti invitati a prendere parte a Maroc Artist Meeting, Marrakech e firma non finito a sei voci<\/em>, un breve lavoro coreografico sugli allievi della Scuola del Balletto di Toscana, Firenze, parte del progetto Prove D\u2019Autore. Tra dicembre 2015 e marzo 2016 collabora con l\u2019artista visivo Richard Taylor per l\u2019installazione In Parting Glass<\/em> a Summerhall, Edimburgo e nel giugno 2016 sviluppa l\u2019installazione interattiva INTERTWINED<\/em> con lo studio di architettura Flow Architecture nella cornice del London Festival of Architecture 2016. Nello stesso mese collabora con la galleria Nahmad Projects per i\u2019m NOT tino sehgal, <\/em>la loro mostra inaugurale. La performance realizzata in questo contesto, We, All Need Fairytales <\/em>verr\u00e0 poi presentata come We, Dreaming<\/em> a MIART, Fiera d\u2019Arte Moderna e Contemporanea di Milano nel marzo 2017.<\/p>\nA Piacenza collabora con l\u2019Associazione Amici della Lirica come regista a fianco di Giuseppina Campolonghi per le opere Don Pasquale <\/em>di G. Donizetti (settembre 2016) e Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini (settembre 2017). Dal 2011 al 2015 insegna coreografia e performance alla Birkbeck University di Londra. Dirige laboratori di improvvisazione e coreografia a livello internazionale. Ha da poco terminato una creazione su commissione per il Chelyabinsk Dance Theatre (Russia) e ne sta completando una sugli allievi di Opus Ballet, Firenze.<\/p>\n\n
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Informazioni e biglietteria: biglietteria@teatripiacenza.it<\/a>\u00a0 www.teatripiacenza.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" \u00a0 Sar\u00e0 la creazione No Lander, firmata dal coreografo piacentino Riccardo Buscarini, in programma domenica 7 maggio alle ore 16 al Municipale, \u00a0a concludere la Stagione Danza 2016\/2017 della Fondazione Teatri di Piacenza. Cinque danzatori in scena – Riccardo Buscarini, Andrew Gardiner, Josh Jones, Marc Stevenson, Tom Wohlfahrt \u2013\u00a0 si faranno interpreti di questa \u201cMeditazione malinconica e sottile sui temi dell’Odissea di Omero\u201d, come recita il sottotitolo dello spettacolo.<\/p>\n
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